Come consuetudine, e per il profondo significato che caratterizza il 25 Aprile, è stata celebrata la Festa della Liberazione. Indubbiamente nel tempo che viviamo non esistono, almeno apparentemente, minacce all’assetto democratico che vede il popolo sovrano e rappresentato nei palazzi istituzionali dai rappresentanti che, attraverso l’esercizio del diritto-dovere fondamentale del voto, ha eletto. Tuttavia, spiace constatare che nella nostra amata Italia sussistono ancora, e purtroppo, moti xenofobi, razziali miranti ad innalzare steccati, a rendere le “diversità” non già un’opportunità ma, al contrario, occasione per avviare conflitti, persecuzioni e conseguenti oppressioni. Basti pensare al conflitto Russo-Ucraino per cogliere tutta la brutalità peculiare di quelle forme di potere antidemocratiche e totalmente cieche rispetto all’applicazione del sacrosanto principio insito nella festa del 25 Aprile: la libertà di autodeterminazione di un popolo. A Trani la Festa della Liberazione è stata celebrata, con la presenza delle autorità militari, civili, religiose e dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tra cui una folta rappresentanza della sezione ANGET di Trani, negli spazidi pertinenza della Villa Comunale di Trani, ove è ubicato il Monumento ai Caduti.
Leonardo Leonetti