80° anniversario eccidio di KOS

Il 16 Gennaio 2024, si è tenuta la commemorazione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio nazista di KOS, isola greca, dove persero la vita 103 Ufficiali Italiani.
La cerimonia si è svolta presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare in Bari, alla presenza del Comandante della Brigata “PINEROLO” Gen. Paolo Sandri, del Comandante del 9° Rgt Fanteria Col. Mattia SCROCCO e rappresentanze delle associazioni d’Arma, tra cui il Delegato Puglia e Basilicata Cav. Leonardo LEONETTI.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione dei fiori in onore ai Caduti che furono vittime incolpevoli della barbarie nazista. Dopo l’armistizio tra l’Italia e gli Alleati dell’8 settembre, truppe britanniche sbarcarono sull’isola per dar manforte alle forze italiane, due battaglioni del decimo reggimento di fanteria ‘Regina’ al comando del colonnello Felice Leggio, temendo un’invasione tedesca.
Ma quando, il 3 ottobre, la ventiduesima divisione aviotrasportata della Wehrmacht attaccò l’isola, lo scarso coordinamento tra italiani ed inglesi permise una rapida vittoria delle forze tedesche agli ordini del generale Friedrich-Wilhelm Mueller. Fatti prigionieri, gli ufficiali italiani vennero interrogati in una caserma dello stesso esercito italiano, oggi in rovina poco fuori dalla città di Kos: fu detto loro che sarebbero stati imbarcati su una nave ed avviati alla prigionia. Erano in 148, e solo sette passarono con i tedeschi. Altri fuggirono nella vicina Turchia. I restanti 103, mentre si avviavano con le valigie verso una nave che non c’era, furono fucilati il 6 ottobre nella pianura di Linopoti e sepolti in fosse comuni. Per quel massacro Mueller fu processato per crimini di guerra ad Atene, alla fine della guerra, condannato a morte e giustiziato nel 1947. Il luogo, nel quale la commemorazione è stata celebrata, sorge alla periferia di Bari, lungo la strada per Brindisi e custodisce le spoglie di oltre 70.000 caduti italiani ( quarantamila dei quali rimasti ignoti) in terra straniera. Il Sacrario rappresenta, per ciascuno di noi e soprattutto per le giovani generazioni, occasione di riflessione necessaria per impedire che nuovi e infimi moti violenti possano, proprio come avvenuto durante quel tragico periodo storico, disseminare violenza, causando la morte di tanti innocenti.
A seguire, il direttore del Sacrario Magg. Cosimo De Libero, ha svolto, unitamente ai presenti, una visita guidata del luogo.

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