Come consuetudine, e per il profondo significato che caratterizza il 25 Aprile, è stata celebrata la Festa della Liberazione. Il 25 aprile è una data fondamentale per la nostra Patria utile a ricordarci gli effetti tragici delle guerre e dell’oppressione. È proprio il 25 aprile 1945 che ebbe inizio la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano.
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946, il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato il prezzo pagato dall’Italia per la Liberazione – i cittadini oppressi, le vite perdute dei partigiani, i 600mila soldati deportati nei campi di concentramento – esortando a non dimenticare: «Tutti questi eventi, comportamenti, passioni, generose dedizioni vanno ricordati costantemente, con convinzione, anche perché, in tanti Paesi, le società di oggi, pur passate attraverso i drammi umani, le sofferenze e le macerie del ventesimo secolo, sembrano, talvolta, aver attenuato gli anticorpi all’egoismo, all’indifferenza e alla violenza, avvertiti intensamente dalle generazioni che hanno vissuto il secolo delle due guerre mondiali e le crudeltà delle dittature».
A Trani la Festa della Liberazione è stata celebrata, con la presenza delle autorità militari, civili, religiose e dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tra cui una folta rappresentanza della sezione ANGET di Trani, negli spazi di pertinenza della Villa Comunale di Trani, ove è ubicato il Monumento ai Caduti.
1° Mar. Lgt. Leonardo Leonetti